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che abitano in una villetta con un pezzo di prato, in provincia di Como.

Si è allargata, nel 2008, a Natale, quando Walter, decise di regalare al fratello Alessandro, una piccola tartaruga di terra, "Hermanni hermanni", dal peso di trenta grammi e nata il  primo agosto (festa dedicata al dio celta Lug) dello stesso anno. Una tartarughina come tante, un animaletto che certo non avrebbe né dato da fare, né tantomeno avrebbe condiviso veramente la vita di famiglia.

Ma chi le dice queste cose? Infatti, la tartarughina, già molto vivace al suo arrivo, si è subito dimostrata un pò troppo vivace, tanto che la mamma, non potendone ancora scoprire il sesso, si era immaginata che quel frugolino fosse femmina e l’ha chiamata Camilla. E che Camilla fosse speciale si capì subito dal primo momento: pensate che un soggetto come lei potesse fare i suoi bisogni nel terrario dove passava la giornata intera? Ma che, siamo matti? Infatti Camilla, quando doveva fare i suoi  bisogni, si alzava sulle zampe posteriori e con le anteriori picchiava e graffiava il vetro per uscire. Non tollerava cattivi odori in casa sua.

La piccola era molto affezionata a mamma Claudia, tant’è che se lei si assentava, la aspettava accucciata in un angolo, mentre ora l’aspetta nelle sue ciabatte. Ed è solo al ritorno di Claudia che la tartarughina torna ad agitarsi e muoversi.

 Con l'arrivo della sua prima primavera,  cominciò ad uscire per sempre più tempo all'aperto, nel prato, mentre  per sera rientrava in casa, dove l’aspettava uno spazio solo per lei, una piccola casetta in legno compensato, con all'interno del fieno, dove si rifugia per passare la notte.

In estate, aveva già imparato ad entrare ed uscire da sola di casa e rientrare, ed aveva già dimostrato una grande capacità esplorativa. Quando non la si trovava, era perché si intrufolava sotto la corteccia di qualche albero o in qualche nascondiglio, ma nel momento in cui si accorgeva che qualcuno la stava cercando, saltava fuori da dove era e si faceva trovare. Walter dice che gli è capitato spesso di trovarsela in mezzo alle gambe, con la zampa anteriore alzata e la testa propensa verso l'alto, quasi a chiedergli di scendere.

E’ un esserino molto curioso, deve sempre ispezionare ogni attività che si compie nel prato, non le scappa nulla. Solo la sera, prima del tramonto del sole, entra in casa, il più delle volte mangia una crocchetta e poi entra nella sua casetta per passare la notte, sotto la sua coperta di fieno profumato.

Ma anche in casa non ne perde una; è interessata alla TV, specialmente quando il colore prevalente dello schermo è il verde dei campi di calcio, per cui per ora non si capisce se ama il colore o lo sport!

 Fu al raggiungimento di centoquaranta grammi di peso, alla fine dell'estate, che fu portata per il controllo dalla dottoressa, la quale non poté che confermarne l’ottima salute, con le parole "E' lucida come un pomo….".

Al compimento dei 15 mesi si stabilì che Camilla era effettivamente una femmina e con l’arrivo dell’inverno 2009, l’intera famiglia decise di lasciarla andare in letargo  nel posto esterno da lei preferito (una aiuola con Azalee e Rose) dove il terreno è più morbido e con un bello strato di corteccia. Sembrava filare tutto liscio, infatti alla fine di ottobre si era scavata un bel buco e si era infilata sotto. Passò la prima notte, il primo giorno, la seconda notte, il secondo giorno…. ma il terzo giorno mamma Claudia vide vagare per il prato un bel mucchietto di terra...

Era lei, Camilla, che per ben due volte aveva tentato di entrare in casa. Al terzo tentativo, Claudia la prese, la lavò ben bene, la asciugò e la fece finalmente entrare, libera di decidere sul da farsi.

Ebbene, dopo aver fatto una veloce esplorazione della casa, Camilla si rintanò sotto un mobile della cucina, e da li uscì, questo inverno, solo un paio di volte, durante le partite di calcio serali.

Ora con l’arrivo della bella stagione, la famiglia intera aspetta il suo risveglio, per una nuova ricca esperienza da vivere insieme: si era capito subito che quella tartarughina aveva un carattere molto particolare, ma il fatto che abbia scelto la casa come luogo dove passare l'inverno, fa di Lei un essere veramente speciale.

 

Racconto raccolto da Giuliana Pedroli



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