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I nostri oggetti quotidiani

 

Mentre attraverso una bella piazza alberata, il mio sguardo è catturato da una scena di apparente vita quotidiana: seduta al tavolino di un bar c’è una giovane mamma col suo bambino. La signora sorseggia il cappuccino senza togliere lo sguardo dal telefonino col quale sta abilmente armeggiando, in preda ad una furia messaggistica quasi nevrotica. Il piccolo al suo fianco, dall’età apparente di circa un anno, ha in mano un oggetto che lo impegna molto nell’esplorazione.

Rallento il passo e metto a fuoco: il bambino succhiando con un certo impegno il suo ciuccio ha tra le  giovani e innocenti manine un pacchetto di sigarette. Trasalgo e il mio istinto mi porterebbe ad intervenire, ma la ragione mi suggerisce che non sono fatti miei, dopo tutto non sta ancora fumando… Quella visione mette però in moto una riflessione sul fumo.

Se l’approccio alle sigarette è così prematuro non c’è da stupirsi che i fumatori siano in aumento a partire da età sempre più precoci, sicuramente non tutte le mamme sono così distratte, ma se un bambino cresce con le sigarette che diventano oggetti quotidiani, la famigliarità diventa una logica conseguenza. Se andiamo tutti un po’ indietro con la memoria ci possiamo ricordare che durante l’infanzia nella calza della Befana si trovava un pacchetto di sigarette di cioccolato con cui, prima di mangiarle, ci si divertiva a giocare a fare i grandi. È un po’ come dire che gli adulti ci hanno sempre mostrato che tra i nostri oggetti quotidiani ci sarebbero stati anche quei rotolini di tabacco. Anche i grandi della nostra infanzia sono stati educati al fumo, basti pensare al valore terapeutico conferito alle sigarette quando le si attribuiva il potere di “ammazzare i microbi”: oggi conosciamo le proprietà nefaste del tabacco eppure si continua a fumare. Al di là della dipendenza a cui il fumo lega, ci sono gli stereotipi culturali che ancora tengono unite le persone alle sigarette: fumano i grandi, fumano gli emancipati, fumano i personaggi di successo.

Luoghi comuni impossibili da debellare se si introducono le sigarette come oggetti naturali delle nostre relazioni fin dalla più tenera età. Perché mai dovremmo non fumare più se continuiamo a mangiare, bere, giocare…..leggere, scrivere? Possiamo continuare a fumare perché così ci hanno insegnato, ma forse non tutto ciò che ci hanno insegnato è qualcosa da seguire alla lettera.

MGF




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