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Intervista a Maria Giovanna Farina a proposito di..

Catarina e la porta della verità

collana "Le relazioni" (ed. Rupe Mutevole)





Come è nata l'idea di scrivere un libro a quattro mani?


Dalla necessità di essere sinceri. Voglio dire: parlare di un uomo e una donna è autentico se le loro idee, i loro pensieri, le loro parole nascono dal genere che li rappresenta. Se parlo di Catarina, se soprattutto divento la sua voce è più naturale che sia una donna a farla esistere, chi più di una donna può essere donna? Nasce un'intesa, una emotività comune tra chi scrive e il suo personaggio tanto che riesci ad essere lei, quella donna che hai creato e che parla dicendo anche cose che vorresti dire tu.


Qual è stato, se c'è stato, l'ostacolo più ostico da superare nella stesura del racconto?


Io e Max siamo molto in confidenza, ci conosciamo da una vita per cui non ho alcun problema ad esporre anche le contrarierà, così lui agisce allo stesso modo nei miei confronti. Gli scontri sono avvenuti sui nomi da dare ai personaggi, sull'uso di certi vocaboli che personalmente sentivo troppo lontani da me e così abbiamo trovato tanti compromessi...


Quanto e cosa vedi di te nel personaggio femminile di Catarina?


La forza e la determinazione con cui affronta la vita, non si lascia cullare nelle speranze, non vede il matrimonio come l'obiettivo di una donna ma qualcosa da vivere se ami veramente. E poi le relazioni che intesse con diversi personaggi del libro, le gestisce con passione, ama dialogare e dice ciò che pensa senza farsi troppi problemi.


A chi consiglieresti la lettura di Catarina? Lo trovi un libro adatto a tutti o più specifico per una particolare fascia di lettori?


Dai riscontri che mi giungono ho capito che è adatto a tutti. Sono rimasta colpita da un anziano lettore di gialli che lo ha apprezzato. Perché Catarina è attraversato da un giallo che si risolve e allo stesso tempo è una storia d'amore appassionante ma reale, una storia che tutti potremmo vivere.


Cosa pensi che possa lasciare in chi lo legge un romanzo come questo?


L'ottimismo, nella vita tutto si può risolvere tenendo conto che la soluzione più semplice è la migliore come ci ha insegnato il filosofo medioevale Occam con il suo noto Rasoio. Con questi presupposti Catarina credo insegni anche la praticità, utile strumento per crescere un figlio visto che lei ha una piccola bambina.


Nei tuoi scritti c'è sempre un rimando alla musica, anche qui i protagonisti suonano il pianoforte.


È vero, invidio bonariamente chi suona il piano... in Catarina è più che mai pertinente visto che quella con la musica è una delle relazioni avvolgente e significativa che noi umani instauriamo durante tutta la vita. Come poteva mancare?


Lo scriveresti un altro romanzo a quattro mani e se sì con la stessa persona o preferiresti cambiare autore?


Al momento preferisco ritornare alla mia solitudine e godermi la scrittura che è un momento di grande intimità con se stessi


Max Bonfanti, filosofo analista, (settembre 2018)





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