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Il verde che fa sempre bene

 

 

Conoscete una pianta di nome Rhipsalis? Come no? guardate la sua fotografia;  se tutto va bene ne avete o ne avete avuta una sul balcone o in casa, ma in ogni caso l'avete vista.

Come cita il dizionario:

    "Rhipsalis è un genere di pianta che appartiene alle succulente, appartenenti alla famiglia delle Cactaceae, il cui nome deriva dal greco 'rhips' a significare la struttura della pianta simile al vimini, con steli stretti flessibili che si intrecciano. Rhipsalis è un genere di piante che conta una quarantina di specie originarie delle zone tropicali"... e tra queste c'è quella che forse voi chiamate "lingua di suocera."

Questa bella cactacea non ha bisogno di molto, si lascia curare facilmente: acqua, temperatura media  e un po' di concime specifico, ma possiede  delle proprietà che aiutano ad abbassare notevolmente il livello di stress solo con la sua presenza. Gli studiosi di non so quale università inglese, l'hanno valutata con attenzione; negli articoli non spiegano quale è il suo reale effetto, ma sono certi che aiuti a tranquillizzare gli animi. Ma noi perché parliamo di piante? Perché finalmente è arrivata la stagione in cui ci si può dedicare al verde(anche in cromoterapia il verde rilassa) per ottenere grandi benefici. Non vogliamo solo ricordare che la garden terapy è da anni stata introdotta nelle case di cura per persone affette da disagi di vario tipo, ma ci vogliamo fermare a noi. Noi che siamo sempre di corsa, sempre sulla corda e vorremmo ogni tanto trovare qualcosa di poco impegnativo, ma di grande effetto. In Italia si stima che più del 50% della popolazione ami curare il verde ed anche le amministrazioni più avvedute, creano spazi per le persone in età che così hanno un passatempo gratificante. Questo qualcosa vorrà dire, no? C'è chi è più fortunato ad avere un pezzo di giardino, un orto, chi un bel terrazzo, ma anche chi ha solo una mensola del soggiorno o un davanzale, può mettere in pratica la garden terapia, perché basta davvero poco. Ma vediamo cosa succede: curare il verde combatte la depressione, stabilizza l’umore, mette in pace con se stessi. E' una cura per l'anima, perché svuota la mente dai pensieri inquietanti, dalle tristezze e ci avvicina alle emozioni; ed è una cura per il corpo, perché abbassa la pressione e regolarizza il battito cardiaco. Come avviene questo? I meccanismi sono semplici. Intanto ci si deve prender cura di qualcosa al di fuori di noi e questo sempre è un bene. Basta pensare a noi, basta pensare sempre ai nostri successi o insuccessi. Se accudiamo una pianta, siamo costretti a seguire  ritmi e le leggi della natura: non siamo onnipotenti, c'è sicuramente qualcosa che ci può guidare, condurre per mano e se ci abbandoniamo a leggi soprannaturali avvertiamo subito un senso di sicurezza. C’è anche un pensiero filosofico nell’arte del verde, un insegnamento... Può ad esempio succedere che seminiamo un fiore, lo curiamo, ed ecco che un temporale lo distrugge. Questa è una lezione importante: non siamo onnipotenti, anzi, impariamo a subire vittorie e sconfitte, cosa che spesso nella vita non sappiamo accettare. Ma il giardinaggio è anche il tempo dell'attesa; si impara a non volere tutto e subito. Per una impaziente come me, non nascondo che spesso è una sofferenza aspettare che un fiore sbocci dopo giorni e giorni. Ma così deve essere e la natura ci è maestra. Quanta soddisfazione però, poi, allo sbocciare della corolla tanto attesa! Quale emozione cogliere un frutto anche da un piccolo alberello in terrazza! Vuoi mettere il sapore di quell’unica zucchina nata nel vaso sul tuo terrazzo? Attesa, quindi, ma anche verifica delle nostre capacità di fare, e se serve rifare. Perché se tutto non va come vorremmo, potremmo essere costretti a ripiantare e ripiantare e ripiantare. Come dire che anche nella vita, nonostante le sconfitte, dobbiamo alzarci e riprovarci, sempre. Ma torniamo al fatto che il giardinaggio e certe piante in modo particolare fanno bene all'anima. Un pomeriggio chini sulla terra, che notoriamente è bassa, come dicevano i nostri vecchi, porterà sicuramente un bel mal di schiena, qualche callo alle mani, ma una mente libera da preoccupazioni, pensieri negativi e quant'altro. Che certamente domani torneranno, ma queste ore hanno dato un po' di respiro alla nostra anima affaticata. Non è risaputo che chi vive in campagna, all'aperto, gode di una serenità maggiore rispetto a chi vive in una metropoli o, ormai, anche nella nostra provincia? Mettiamoci all’opera quindi, basta anche solo un vaso di terra, qualche seme, qualche fiore e tanta buona volontà. Se proprio non abbiamo il pollice verde o il tempo necessario, ma al contrario tanti impegni e tanto stress, ricordiamoci di fare una capatina al garden più vicino. Lì c’è sicuramente la nostra  Rhipsalis  che ci aspetta. 

Giuliana Pedroli, giornalista (Maggio 2018 - Tutti i diritti riservati©)



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