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LO SPECCHIO DI ARIANNA

 

(Parte Quinta)

 

Personaggi e fatti sono frutto di fantasia.

L'ultimo sorso di acqua tonica le parve insopportabilmente amaro, sotto il peso della rabbia e dell'umiliazione, ma fu come se quella bibita in bocca le avesse dato la forza di mostrare i suoi sentimenti, una volta per tutte.

Bloccò la carrozzina di fronte al computer, con mani tremanti ma forti lo afferrò e con decisione lo scagliò a terra, sussultando al rumore dello schermo che andava in frantumi.

Arianna, colta di sorpresa dalla prepotenza di Martina, che aveva sempre visto come una persona lamentosa fino all'inverosimile, ma mai l'avrebbe pensata in grado di un gesto così impulsivo.

Il fragore attirò anche la signora Patrizia, che dalla cucina si precipitò temendo che Martina si fosse ferita.

Di fronte a tale scena, la donna esclamò:

Martina, tesoro, cos'è successo?”

Nulla di grave, mamma”, rispose Mattina, cercando di mantenere la calma, “si è solo rotto lo specchio di Arianna!”

Come, scusa?”

Sì, mamma, si è rotto lo specchio di Arianna”, ripeté Martina, incapace di dare una spiegazione più chiara.

Arianna raccolse i cocci dello schermo, chiuse nervosamente la valigetta, afferrò la sua borsetta e, salutando a denti stretti la signora Patrizia, se ne andò sbattendo la porta.

A questo punto, sua madre si aspettava che Martina scoppiasse in lacrime e le spiegasse cos'era accaduto quel pomeriggio.

Ma lei disse semplicemente: “Sto bene mamma, ma ho bisogno di stare sola”.

(Parte Sesta) 

 

Mentre sua madre stava tornando in cucina, l'attenzione di Martina fu attratta da uno squillo di cellulare che però non era il suo.

Sul divano arancione vivo spiccava il piccolo cellulare laccato di nero. Era quello di Arianna.

Sul display verde lesse Alberto.

Stette qualche secondo con il cellulare in mano, indecisa: avrebbe potuto rispondere o aspettare che smettesse di suonare. Decise di premere il tasto verde.

Ciao, amore. Stiamo...?”

Inspiegabilmente, a Martina fece un certo effetto sentire la parola amore pronunciata da Alberto.

Si schiarì la voce per non far passare dall'altra parte quella vena d'emozione.

Ciao Alberto, sono Martina”.

Martina? Come stai? Toglimi una curiosità: che ci fai col telefono di Ary?”

La tua dolce metà è passata a trovarmi oggi pomeriggio e l'ha dimenticato qui”.

La tua dolce metà? Ma che razza di espressione aveva usato?

O forse era giusta. In fondo, stava pur sempre parlando con il fidanzato di Arianna...

Ti disturbo se passo a prenderlo dopo cena?”

No, anzi. A più tardi”.

Chiusa la telefonata, Martina sentì una strana gioia. O semplicemente era il piacere di trascorrere una serata un po' diversa.



Loretta Del Tedesco (Tutti i diritti riservati©) paroladisirenetta.blogspot.com


(laureata in Filosofia all'Università di Trieste) TESI PREMIATA


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