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Osservazioni sul metodo

Manifesto del laboratorio di Filosofia

 

Il compito della filosofia non deve essere finalizzato esclusivamente all’espansione del proprio intelletto, ma quello di migliorare l’intelletto di tutti gli uomini, ragion per cui un metodo di apprendimento, di studio, deve essere necessariamente collegato a quello dell’insegnamento e quindi deve essere trasmissibile e comunicabile in toto. 

L’unione fa la forza, dice un vecchio adagio e questa forza non deve essere intesa solo come forza fisica, bensì come forza risultante dall’unione e dall’esperienza di tante menti.

Molti studiano in profondità quanto detto dal loro maestro, diventano sì profondi conoscitori del suo pensiero ma sono incapaci di creare qualunque progresso perché ignorano gli altri privandosi degli stimoli e dei vantaggi derivanti dalla collaborazione.

La scelta fondazionale, il seguire supinamente i dettami di una sola scuola e ignorare o snobbare le altre scuole è l’atteggiamento più autolimitante che si possa seguire.

E’ necessario, per una visione chiara e ampia delle cose, conoscere il pensiero e il lavoro degli altri, mettere a confronto le diverse tecniche e teorie. 

E necessario conoscere e trarre da ogni conoscenza quanto di meglio questa è in grado di offrire non fermandosi alla prima osservazione.

Il presupposto deve essere che in ogni scuola, tecnica e teoria, anche la peggiore, qualcosa di valido c’è ed è compito del metodologo  trovarla ed applicarla.

Seguire una sola scuola ignorando le altre significa ghettizzarsi, privarsi di quanto possono offrire gli altri e quindi rimanere indietro. Per progredire è necessario servirsi della collaborazione, del lavoro, degli studi, delle teorie, degli esperimenti, dei risultati di quanti si sono cimentati in una certa disciplina. Ciò che nascerà sarà un amalgama di pensieri in grado di superare, di affossare, quello di un solo uomo.

Non limitarsi a cercare conferme alle nostre convinzioni, ma soffermarsi sulle motivazioni di quanti le contestano.

Un punto d’arrivo spesso può essere un punto di partenza. 

Non c’è idea che non possa essere cambiata.

Alla domanda di che scuola sei? La risposta deve essere: di tutte e di nessuna.


Max Bonfanti socio fondatore e vice presidente dell'associazione culturale L'accento di Socrate


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